Sapete calcolare il costo di una ricarica?
Quanto costa il pieno di energia?
Non c’è una sola risposta, perché non c’è un solo tipo di ricarica.
Ecco perché, per rispondere a questa domanda, dobbiamo partire dalle possibili modalità di ricarica di una macchina elettrica moderna.
Innanzitutto: quale tipo di ricarica
Le modalità di ricarica di un’auto elettrica sono oggi due:
– Con la corrente alternata (AC), che abbiamo anche in casa,
– Con la corrente continua (DC), che non abbiamo a casa ma che possiamo sfruttare ricaricando dalle colonnine pubbliche.
Usando la corrente alternata possiamo arrivare, in teoria, fino a 22 kW di potenza di ricarica. In teoria perché questa potenza deve essere supportata sia dal nostro impianto elettrico domestico che dall’auto.
Non tutte le auto elettriche supportano la ricarica AC a 22 kW: alcune si fermano a 7,4 kW, altre arrivano a 11 kW, alcune si spingono fino alla potenza massima.
Passando alla corrente DC e alle colonnine pubbliche, invece, la potenza massima supera i 100 kW: Enel X, invece, sta installando colonnine “Quick” da 22 kW, “Fast” da 50 kW e “Ultra Fast” da 150 kW.
Anche in questo caso, per sfruttare la potenza massima della colonnina di ricarica anche l’auto deve supportarla, altrimenti caricherà a potenza inferiore.
E’ bene precisare che molte colonnine pubbliche di potenza fino a 22 kW sono a corrente alternata e che, di conseguenza, per collegare l’auto dovremo usare un cavo diverso rispetto a quello che usiamo per le colonnine DC.
Quanto costa ricaricare da casa:
Fatte le dovute precisazioni tecniche, prima di entrare nei dettagli dei costi di ricarica possiamo dire subito una cosa semplice ma vera: la ricarica lenta, a bassa potenza, costa poco mentre la ricarica veloce, ad alta potenza, costa parecchio di più. Se vogliamo ricaricare da casa, considerando che l’impianto elettrico tipo delle case italiane non va oltre la potenza di 3,3 kW, è quasi obbligatorio chiedere al nostro fornitore di energia l’aumento di potenza e installare una wallbox.
Quanto costa il pieno di energia?
È possibile aumentare la potenza impegnata a scatti da 0,5 kW (fino ai 6 kW), da 1 kW (dai 6 ai 10 kW) e da 5 kW (dai 10 kW in poi).
Ogni kW impegnato in più si paga fisso in bolletta e incide per circa 24 euro l’anno.
Poi si paga ogni kWh immesso nella batteria dell’auto elettrica, secondo la nostra tariffa domestica.
Chi è ancora nel mercato tutelato, mediamente, paga circa 25 centesimi di euro per ogni kWh prelevato.
Ma, attenzione: con il crescere dei consumi elettrici salgono, a causa degli scaglioni di consumo, anche i costo fissi applicati ad ogni kWh consumato.
Quanto costa ricaricare da colonnina
I costi di ricarica dalle colonnine pubbliche, invece, variano molto in base all’azienda che gestisce la colonnina.
In linea di massima, possiamo fare una media di 45-50 centesimi per ogni kWh prelevato, ma a questa media dobbiamo aggiungere una serie di variabili perché alcuni fornitori offrono tariffe flat.
Quanto costa il pieno di energia?
Enel X offre ad esempio un abbonamento small (25 euro al mese per 60 kWh) e un abbonamento large (45 euro al mese per 120 kWh).
Superate queste soglie si paga a consumo: 45 o 50 centesimi a kWh, dipende dalla velocità della colonnina usata.
Altri fornitori offrono tariffe flat simili per impostazione, che variano solo per il costo mensile e la quantità di kWh che si possono prelevare.
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